Il servizio museale offerto dall’Associazione Latteria sociale (sviluppato a partire dal 1994) nasce con l’obiettivo principale di testimoniare nel tempo il servizio che dal 1884 la Latteria Sociale svolgeva per la comunità locale. A partire dal 2010, l’Associazione aveva delegato la gestione al Comune di Lozzo di Cadore, occupandosi esclusivamente di garantire le aperture, mantenendo sempre fermo l’intento di proporre l’esposizione con la denominazione di “Museo della Latteria”.
Si arriva così all’anno 2022 che rappresenta un punto importante, per la vita associativa e per il museo stesso. La necessità di adeguarsi alla normativa del Terzo Settore, il parziale ricambio della compagine di Amministrazione dell’Associazione e il ritorno di tutte le funzioni gestionali in capo alla stessa – venendo a cessare il ruolo formale del Comune – portano a costruire un nuovo programma e nuovi intenti.
Nasce così l’idea di un percorso da intraprendere, per rafforzare il ruolo del Museo nel contesto territoriale locale, allargandone lo sguardo, sia verso i temi da porre sotto la propria ala di interesse sia nella varietà dei modi con cui realizzare ciò.
Il primo e ovvio passo è stato quindi quello di assumere un nuovo nome, più inclusivo delle diverse tematiche che si andranno a sviluppare in termini di celle museali, ma radicato nella sua storia. Da qui nasce la proposta di Museo delle Attività di Trasformazione e del Latte, espresso con l’acronimo di MATeL. Una definizione allargata a tutte quelle altre trasformazioni (tale è anche la produzione dei latticini), materiali o immateriali che ben erano presenti nell’economia locale. Con l’espressione e sottolineatura “del Latte” si è voluto mantenere tuttavia come nucleo centrale l’intento che era proprio del Museo della Latteria, ma che ora ne costituisce solo una parte, se pur importante, dell’odierna offerta culturale.
Il concetto di “trasformazione” vuol richiamare l’evoluzione cui le varie materie prime (ma anche l’energia) erano e sono tuttora soggette. Un percorso quindi dinamico che vuole il nuovo Polo museale come ponte tra la testimonianza del passato e l’attuale vita ed economia del Cadore e delle Dolomiti in genere.
Gli obiettivi e l’attività del MATeL si esplicitano nella sua Carta dei Servizi, qui disponibile e
scaricabile.